#LOREM IPSUM#
Una passione tramandata di generazione in generazione.
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Francofurti, Apud Andrete Wecheli heredes, Claudium Marnium & Ioan. Aubrium, 1592. In-8° (17,5 cm x 10,8 cm). Pp. (16), 1101, (107), con 1 tavola f.t. inserita fra le cc. M4 e M5 raffigura un grande albero genealogico dei Cesari: "Genealogiae Caesarum, à Iulio usque Neronem, brevis delineatio". Segnatura: A-Z8, Aa-Zz8, AA-ZZ8, AAa-FFf8, GGg4. Affascinante legatura coeva in piena pelle di scrofa su assi di legno impressa a fuoco, due nobili figure a ¾ nello scomparto centrale di entrambi i piatti racchiuse entro una ricca cornice a motivi floreali con numerosi ritratti in ovale sullo stile della medaglistica classica. Tagli rossi. Marca tipografica incisa su legno al frontespizio e al verso dell' ultima carta, capilettera ornati xilografici. Carattere greco, latino e romano. Firma d' appartenenza di mano settecentesca sulla carta bianca d' apertura. Esemplare in ottimo stato di conservazione.
Prima edizione delle "Historiae romanae" di Dione Cassio con le note del dotto umanista tedesco Johannes Leunclavio, amico di Melantone e professore a Heidelberg. L' A. (Nicea 155 D.C. - ?Roma 235 D.C.), storico e politico romano figlio del Senatore Cassio Aproniano, completò gli ottanta libri delle sue storie romane dopo un lungo lavoro di più di vent' anni. L' opera abbraccia un arco temporale di 983 anni, dallo sbarco di Enea in Italia con la successiva fondazione di Roma fino al 229 D.C., data del secondo consolato da lui ricoperto.
Bibliografia: Adams, D 506; BM STC German, p. 244; Graesse, II, 394; VD 16, D1794. Cfr. H.T. Peck, Harper s dictionary of classical literature and antiquities, New York, 1962.