#LOREM IPSUM#
Una passione tramandata di generazione in generazione.
€1800.00 (In Stock)
In Bologna, nella stamperia di S. Tommaso d’ Aquino, 1763. In-folio (30 cm x 21,5 cm). Pp. (4), 632. Legatura antica in piena pergamena rigida, autore e titolo dorati su tassello sul dorso. Tagli rossi. Capilettera e finalini xilografici. Qualche lieve fioritura marginale, peraltro esemplare in più che buono stato di conservazione generale.
Prima ed unica edizione di questo celebre trattato dal gentiluomo e famoso scacchista modenese Giambattista Lolli, uno dei tre famosi Maestri modenesi, gli altri sono Ponziani e Del Rio. Giocatore e teorico degli scacchi, il testo è considerato il primo testo completo di letteratura scacchistica superiore all’ opera del francese Francois A. D. Philidor, considerato uno dei migliori giocatori di scacchi della Francia di fine del Settecento. Dedicato al conte modenese Antonio Mentecuccoli, l’ opera si richiama alle “Osservazioni pratiche sopra il Giuoco degli Scacchi” pubblicato nel 1750 da Ercole Del Rio, noto come l’ Anonimo Modenese, ma giudicato da Lolli - come si legge nella introduzione, troppo “ristretto”, e scritto con “parlare [...] per così dire misterioso” (cc. A2r-v). L’ autore si propone quindi di offrire un più ampio manuale, chiaro e di effettivo uso da parte di chi si accosta agli scacchi. L’ opera è divisa in tre parti, di cui la prima è il testo annotato del volume di Del Rio del 1750; la seconda è un trattato simile che tratta della difesa; e la terza è un trattato sui finali, di cui 29 di Del Rio e 11 dello stesso Lolli, e che si conclude con una raccolta attentamente selezionata di 100 problemi con cui intendeva sfidare il confronto con le 100 posizioni di Stamma. Il Del Rio fu uno degli avversari preferiti dal Lolli, e otto posizioni di partite giocate fra i due grandi modenesi nel 1755,1756 e 1757, vennero pubblicate nella presente edizione. Lolli traccia, inoltre, una preliminare e breve storia degli scacchi, un gioco basato su principi matematici, e che “l’ intelletto mirabilmente affina, e la facoltà immaginatrice più vivida, e più robusta rende” (c. A1r). Schmid scrive di questo “classische Hauptwerk”: “Dieses seltene Buch, wovon die Wiener Hofbibliothek einen wohl erhaltenen Abdruck besitzt, zeichnet sich durch bewundernswurdigen Fleiss und die Genauigkeit, mit der es durchgangig bearbeitet ist, aus”.
Bibliografia: Cancellieri, Il giuoco degli Scacchi, pag. 143; Chicco-Sanvito, 489; Choix, 319 & 2600; David DeLucia: “The first true comprehensive compendium of chess openings”; Gay, Bibliogr. du Jeu des Echecs, p. 194: « Cet ouvrage, enrichi de notes importantes sur le jeu des échecs selon la méthose italienne, comprend à la fin du volume une centaine de bonnes positions critiques de lui et de différents auteurs »; KB, 522: Oettinger, 28; Schachlitteratur, 1589; Schmid, Literatur des Schakspiels, pag. 230: “Clasische Hauptwerk. Seltene Buch”; Van Der Linde, I, 372.