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Basileae, in officina Frobebiana, anno 1532, (al colophon: Basileae apud Hieronymum Frobenium et Nicolaum Episcopium, Anno MDXXXII mense Augusto). In-folio(34 cm x 23,5 cm). Pp.(12), 959, (1). Segnatura: [a]6, a-z6, A-2Z6, 2A-2L6. Bella e solida legatura coeva parlante in vitello marrone, dorso a 4 nervi abilmente rinnovato in stile dell' epoca con autore e titolo dorati, piatti decorati con una raffinata figura maschile centrale dorata che sventola una bandiera (richiama il decoro delle legature "alla Fortuna") inserita in uno stilizzato tempietto costituito da un triplo filetto dorato ai lati e chiuso in alto ed in basso da complessi decori arabescati; cornice esterna composta da tre filetti dorati intercalati da tre cornici costituite da tre triplici filetti impressi a secco, fiori dorati agli angoli interni, al piatto anteriore titolo composto su due linee con lettere dorate "Omnia Platonis Opera". Carattere corsivo, greco e romano. Grandi capitellera figurati impressi in xilografia ed alcuni diagrammi astronomici nel t. che illustrano il Tymaeu. Grande marca tipografica al frontespizio ed al colophon raffigurante due mani che escono da nuvole sorreggendo un caduceo con in cima un uccello. Ai lati: "Froben". Ex libris al contropiatto ant. "From the library of George Dunn of Woolley Hall near Maidenhead", George Dunn (1864-1912), fu un illustre bibliofilo inglese di cui le collezioni del XV e XVI secolo furono vendute da Sotheby's nel 1914. Un piccolo ed insignificante tarletto al margine esterno bianco di 4 cc. iniziali, qualche sbiadito segno d' inchiostro alle pp. 673-675, uniforme ma debole alternante ossidazione dovuta al tipo di carta, leggermente più visibili alle cc. Ff3 e Ff4, peraltro esemplare ad ampi margini in stato di conservazione generale molto buono.
Prima rara edizione, particolarmente stimata, dell' opera di Platone stampata da Hieronimus Froben, e la prima a contenere le revisioni del teologo protestante Simon Grynaeus.Il testo, introdotto da una dedica del Ficino a Lorenzo de' Medici e dalla vita di Platone scritta dallo stesso Ficino, contiene 37 opere platoniche (inclusi i Dialoghi, i 10 libri de Republica, i 12 libri de Legibus e 12 Lettere), i Commenti al Convivium e al Timaeus del Ficino, il quale prepose l' Argumentum ad ogni Dialogo. La traduzione in latino delle opere di Platone eseguita da Marsilio Ficino è considerata la più importante di ogni tempo. Il filosofo si dedicò interamente al platonismo quando Cosimo de Medici gli accordò, con la sua protezione, anche i mezzi per compiere tali studi. Iniziata nella villa di Careggi (donatagli da Cosimo) alla traduzione dei dialoghi platonici, egli alternava conversazioni di argomento filosofico, politico e letterario con gli amici. Da queste discussioni ebbe origine la celebre Accademia Platonica. Il Ficino, nel commento di Platone, dimostrava chiaro il suo intento di conciliare paganesimo e cristianesimo, filosofia e religione. (Così Diz. Treccani,IV, p. 728). La traduzione dei dialoghi iniziata nel 1466 fu pubblicata per la prima volta a Firenze nel 1484 ed è considerata tra le più alte produzioni dell Umanesimo.
Bibliografia: Adams, P1445, Graesse, V, 320; USTC, 678373.