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Lugduni, Apud Matthias Bonhomme, 1554-1555. 2 volumi rilegati in 1 in-Folio (31,5 cm x 21 cm). Pp. (16), 583, (24); (12), 242, (10). Segnatura: [a]8, A-H6, I-K4, L-Zz6, AA-BB6, CC-DD4, Ee-Ff6; [a]6, a-z4, A-G4, H6. Il II° volume ha per titolo "Universae aquatilium Historiae pars altera, cum veris ipsorum Imaginibus". Bella e solida legatura settecentesca in mezza pelle marezzata con angoli, piatti marmorizzati, autore e titolo impressi in oro su tassello sul dorso. Tagli rossi. Eleganti e grandi capilettera a sfondo floreale. Due ritratti dell' Autore entro elaborato cartiglio eseguiti su disegno di Pierre Vase, uno alla carta [a]8(v) del I° vol. e l' altro alla carta [a]6(v) del II° vol. Firma d' appartenenza al margine inferiore del front. del I° vol. dell' illustre storico e biografo spagnolo nativo di Segovia, Diego de Colmenares "ill.do Diego de Colmenares". Carattere latino, greco e corsivo. Una piccola macchietta al margine superiore esterno del front. del I° vol. e delle prime cc. con qualche lieve ed insignificante brunitura, peraltro esemplare in stato di conservazione molto buono.
Prima edizione, dall' illustre provenienza, di questo che è il più importante ed avanzato studio del '500 sulla fauna marina e d' acqua dolce, superbamente illustrato da oltre 450 xilografie dai disegni del lionese Georges Reverdy. L' Autore fu professore di medicina ed anatomia all' università di Montpellier ed uno dei più vivaci rappresentanti dell' Umanesimo francese oltre ad esser stato il medico personale del cardinale di Tournon cui l' opera è dedicata. Il Rondelet deve la sua fama proprio a questo trattato enciclopedico che restò il testo di riferimento per gli studi ittiologici e su tutte le varietà di vita marina per oltre un secolo, vi sono rappresentati pesci, conchiglie, crostacei, rane, tartarughe, coccodrilli e mammiferi marini (foche, delfini, balene, orche assassine, ecc.) ed altri animali marini tra cui batraci, rettili, stelle marine, senza dimenticare alcune creature fantastiche come le "Nereidi", il "Monstro Leonino", i "Pesci" "Episcopi habitu" [pesce in abito vescovile] o il "Monachi habitu" [pesce in veste monacale]. L' opera tratta anche di alcune specie di balene, delfini, orche assassine, invertebrati marini e di foche inclusi nel gruppo dei pesci. In questo prezioso trattato l' Autore fu il primo ad utilizzare una nomenclatura binomiale, in latino, poi generalizzata da Linneo per la descrizione delle specie. Cuvier, nella sua "Histoire des sciences naturelles", rende omaggio a questo primo tentativo scientifico di classificare le specie acquatiche, notando il carattere prezioso delle xilografie, il suo disegno anatomico di un riccio di mare è la prima rappresentazione esistente di un invertebrato, oltre a fornire i primi resoconti zoologici del lamantino e del capodoglio. Curiosamente Il Rondelet fu grande amico di Rabelais che lo fece caricaturale come Rondibilis, il gioviale dottore consultato da Panurge nel terzo libro di Pantagruele.
Bibliografia: Adams, R-746 & R-747; Agassiz, IV, p. 209; Braudier, X, 239 e 241; Brunet, IV, 1372; DSB, XI, 528; Garrison-Morton, 282; Nissen, 3474; Norman, 1848; Pazzini, I, PP. 770-771; USTC, 151588; Wood, p. 541; ZBI, 3474.