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Venetiis, In Aedibus Aldi, et Andreae Asulani Soceri, Mense Aprili 1528. In-8° (15,5 cm x 10 cm). Cc. (16), 322, (2). Segnatura: [*]8, [* maiuscolo]8 con le cc. 7 e 8 bianche, a-z8, &8, A-Q8, R4 con la c. R3 bianca. Solida legatura del XVIII secolo, autore ed editore impressi su tassello sul dorso riccamente ornato da fregi floreali sul dorso (qualche consolidamento abilmente eseguito). Ancora aldina al frontespizio , poi ripetuta alla c. R4(v). Al contropiatto anteriore ex-libris litografico della nobile famiglia scozzese Hope : earl of Hopetoun "Hopetoun Tria Juncta In Uno", il tutto circondato dal collare di San Michele sorretto da due figure femminili che posano sul cartiglio con motto: "AT SPES NON FRACTA". Sopra la corona comitale un mappamondo sormontato da un arcobaleno. (Cfr.: Fox-Davies, C.A., Armorial families : a complete peerage, baronetage, and knightage, and a directory of some gentlemen of coat-armour, Edinburgh 1895, p. 514). Piccola etichetta applicata di libraio americano di Minneapolis. Carattere corsivo, greco e romano. 8 diagrammi in nero impressi in xilografia n.t. tra cui un diagramma zodiacale, tutto in conformità ai precetti di Macrobio che raccomanda l'uso delle immagini per trasmettere la conoscenza. Alla c. k5(r) una mappa a mezza pagina del globo terrestre con la rappresentazione dei venti (per la Groenlandia troviamo la parola Thila), raccoglie, in un certo senso, conoscenze neoplatoniche dividendo la terra in cinque distinte zone climatiche con il mondo abitato a nord dell'Equatore, a sud c'è un continente immaginario, gli Antipodi, che dovrebbe bilanciare le masse continentali, ciò fa si che venga considerata la prima mappa che raffigura un continente meridionale. Esemplare completo delle tre carte bianche in ottimo stato di conservazione.
Prima ed unica rara edizione aldina di questi tre trattati astronomici di notevole importanza, due di Macrobio ed il terzo di Censorino che riferiscono concezioni alternative rispetto alla vulgata tolemaica. Il sogno di Scipione, che costituisce la maggior parte del sesto libro del De Republica di Cicerone, è forse il brano più noto poiché, a differenza del resto dell'opera, è giunto fino a noi praticamente intatto. Fu il commento di Macrobius a questo Sogno a permettere la trasmissione del testo di Cicerone: se il commento stesso conteneva solo stralci, i successivi copisti includevano l'intero testo nei loro manoscritti. Nel Commento al sogno di Scipione, Macrobio, nato intorno al 370 a Sicca in Numidia, tratta dell'anima e della costituzione dell'universo dando un'interpretazione neoplatonica di un celebre passo della Repubblica di Cicerone. I Saturnali sono un dialogo filosofico su storia, mitologia, letteratura e scienza. L'edizione contiene anche l'unico trattato pervenutoci da Censorinus, grammatico latino del III secolo: De die natali, che contiene preziose indicazioni sia sui costumi dei romani, trattando della nascita e della vita dell'uomo, giorni, mesi, anni, riti religiosi, ecc., che sullo stato della scienza in quel momento, con considerazioni di cronologia, astronomia, storia naturale e musica. Questa è la prima impressione aldina dell'opera di Censorino; Aldo il Giovane darà una nuova edizione, da lui annotata, nel 1581.
Bibliografia: Adams, M-62; Brunet, III, 1286; Houzeau/Lancaster 1055 & 1046; Renouard, p. 165, n°2; Sander 4080; Texas 228 (from the library of Derwent Coleridge); The Aldine Press, cat. 251; UCLA, 251; USTC, 839413; Cfr. The Mapping of The World, cat. 13.