#LOREM IPSUM#
Una passione tramandata di generazione in generazione.
€1300.00 (In Stock)
Bologna, presso l' Autore, 1870. In-8° (22cm x 16 cm). Pp. VII, 118. Con antiporta e 29 eleganti grandi tavole litografiche ripiegate su cui sono rappresentate 48 figure a p.p. Legatura del tempo in mezza tela nocciola e piatti marmorizzati. Firma di possesso ottocentesca alla c.b. iniziale. Qualche piccola e debole fioritura marginale, peraltro esemplare in stato di conservazione molto buono.
Prima rara e ricercata edizione di questo prezioso saggio introdotto da un cenno storico con l' indicazione ed elenco dei maggiori trattati italiani di scherma. L' antiporta reca i bei ritratti in ovale dei celebri maestri d'armi: Luigi Zancheri, Clemente e Vittorio Lambertini. Molto interessante la tavola in cui viene mostrato l' abbigliamento e l' attrezzatura per la scherma: tipi di fioretti, maschere, abbigliamento; ed emblemi; le altre con 48 figure di schermidori nelle varie posizioni. Il libro fornisce uno sguardo molto dettagliato sul metodo di spada di Luigi Zangheri, un maestro di scherma che era molto stimato nel XIX secolo ma che non scrisse mai un trattato. Clemente Lambertini fu uno studente di Zangheri e trasmise il metodo al figlio Vittorio.
Luigi Zangheri era un maestro di scherma di Cesena che aprì una sala di scherma a Bologna intorno all' anno 1825, dove insegnò spada, sciabola, contrappunto e bastone. Ben presto si guadagnò una reputazione eccezionale come schermidore, insegnante e come uomo che stava facendo rivivere l' arte della scherma nell' Italia settentrionale. Il suo metodo non era rivoluzionario nello stesso senso di quello di Giuseppe Radaelli, ma piuttosto era visto come colui che preservava il metodo tradizionale napoletano, apportandovi però anche delle modifiche personali, come l' uso di un fioretto italiano leggermente più leggero e corto, l' abbandono della pratica di legare la spada alla mano e l' autorizzazione all' uso di alcune tecniche francesi come il coupé. Zangheri ha prodotto diversi celebri maestri di scherma, come Giuseppe Borelli, Gaetano Simonetti e Cesare Enrichetti
Quest' ultimo era già piuttosto famoso quando Lambertini pubblicò il suo trattato, essendo stato nominato direttore della Scuola Magistrale di Parma nel 1868 e avendo lui stesso prodotto una schiera di schermidori di talento come Ferdinando Masiello, Giovanni Pagliuca, Gaetano Baracco e Giovanni Ciullini. Oltre a contenere informazioni sulla progressione didattica e sulla pedagogia del suo metodo rispetto al trattato di Enrichetti, il libro di Lambertini contiene anche un trattato sulla sciabola. Le origini esatte di questo metodo di sciabola non sono dichiarate, ma fornisce comunque un ulteriore panoramica sui metodi di scherma con la sciabola dell Italia settentrionale prima dell ascesa dei Radaelliani. È anche possibile che assomigli al tipo di scherma con la sciabola che veniva insegnata nella scuola di Enrichetti prima che questa venisse fusa con quella di Radaelli nel 1874.