#LOREM IPSUM#
Una passione tramandata di generazione in generazione.
€1150.00 (In Stock)
Paris, Societe du Mercure de France, 1908. In-8° grande (23,5 cm x 17,5 cm). Pp. (4), 416, (1). Bella legatura in mezza pelle bordeaux, con le brossure editoriali a stampa gialle conservate. In antiporta, solo negli esemplari su carta grande, ritratto di Baudelaire in due stati nero e bistro, dalla famosa foto di Etienne Carjat. Qualche modesta ed insignificante ombreggiatura marginale, peraltro esemplare in ottimo stato di conservazione generale ancora in barbe.
Prima rara edizione completa stampata su carta grande a tiratura limitata di 87 esemplari su papier de Hollande, il nostro n° 36/87 stampato espressamente per il commediografo parigino Maurice Donnay. Comprende per la prima volta gli articoli di “Corsaire-Satan” e “Paris-Journal”, completa anche dei “Journaux intimes”. I Diari intimi rappresentano non solo l’ ultima opera di Baudelaire in senso cronologico, ma anche la sua parola definitiva sull’arte, la poesia, il mondo. In queste pagine, in cui Nietzsche, Proust e Valery riconobbero una vertiginosa anticipazione della propria opera, il poeta dei “Fiori del Male” condensa tutto l’ odio per l’ orrore della vita del suo tempo, tutta la sua ansia di stupire e di non amalgamarsi alla mediocrità della massa illusa e abbacinata dai miraggi di Progresso e Democrazia della propaganda del Secondo Impero. “È impossibile scorrere una qualsiasi gazzetta, di non importa che giorno, mese o anno, senza scoprirvi ad ogni riga i segni della più spaventosa perversione umana e, al contempo, le più stupefacenti vanterie di probità, di bontà, di carità con le affermazioni più sfrontate circa il progresso e la civiltà. Ogni giornale, dalla prima all’ultima riga, non è che un contesto d’ orrori. Guerre, delitti, furti, impudicizie, torture, crimini nazionali, delitti privati, un’ubriacatura d’atrocità universale. Ed è con un simile disgustoso aperitivo che l’ uomo civile accompagna la sua colazione d’ ogni mattina. In questo mondo tutto trasuda il delitto: il giornale, i muri e il volto umano. Non capisco come una mano pura possa toccare un giornale senza provare un brivido di disgusto”. In antiporta, solo negli esemplari su carta grande, ritratto a mezzo busto di Baudelaire in due stati nero e bistro, detto “con sigaro”, basato su una fotografia scattata intorno al 1865 da Charles Neyt.
Bibliografia: Carteret, Bibliographie des auteurs modernes de langue française, I, 293.