#LOREM IPSUM#
Una passione tramandata di generazione in generazione.
In Venezia, Presso Giambattista Pasquali, 1747. In-8° (16,6 cm x 11,5 cm). Pp. 254, 1 c.b., 5 tavv. Con antiporta inciso. Solida legatura coeva in piena pergamena rigida con unghie, autore e titolo manoscritti sul dorso. Tagli spruzzati azzurri. Una piccola macchietta tonda al margine inferiore del frontespizio e della seconda pagina, qualche debole ed insignificante ossidazione marginale, peraltro fresco esemplare in ottimo stato di conservazione generale.
Prima edizione italiana del trattato sull' elettricità dei corpi, Essai sur l'`electricite des corps pubblicato a Parigi nel 1746, opera del fisico francese Jean-Antoine Nollet (1700-1770), pioniere negli studi di fisica sperimentali incentrati sui fenomeni elettrici. Fu uno dei fisici dimostrativi più abili di tutto il '700. il suo contributo alla diffusione della fisica sperimentale fu notevolissimo e i suoi trattati godettero di enorme popolarità. Importante fu la sua opera nel campo dell'elettricità: inventò i primi elettroscopi, fece conoscere in Francia la bottiglia di Leida, di cui realizzò una versione "asciutta", e ipotizzò che i fuochi di Sant'Elmo e i fulmini fossero dovuti a cariche elettriche. Si deve a lui l'invenzione di numerosissimi strumenti utilizzati a scopo didattico. Molti apparecchi di fisica realizzati per il Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze, oggi conservati al Museo Galileo, furono costruiti seguendo le tavole e le indicazioni dei testi di Nollet, tra cui anche l'apparecchio per studiare gli urti elastici ed anelastici.
Bibliografia: Blake, p. 286. Manca a Wheeler-Gift.