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Milano, edito per “Bottega di Poesia”, 1926. In-8° (18,5 cm x 12,5 cm). Pp. 389, (5). Brossura editoriale a stampa illustrata in verde. Firma di possesso datata 1929 al recto della bianca d’ apertura. Qualche lieve menda alla brossura, peraltro esemplare internamente in stato di conservazione molto buono con alcuni fascicoli ancora intonsi.
Prima edizione di quest’ opera dell’ illustre scrittore, molto apprezzato da D’ Annunzio e Ezra Pound, e giornalista novarese, tra i principali editorialisti de L’ Avanti e successivamente de La Stampa. Scritto a quarant’ anni quando era già un giornalista affermato, in questo romanzo affiorano i temi che furono cari alla sua scrittura: la finzione e un sentimentalismo sognante contrapposti all’ arido vero e a una civiltà cinica e inumana, l’ autenticità di contro alla menzogna dell’ ipocrisia, l’ allegoria che fa da contraltare al paradosso. La “corona di cristallo” è, infatti, quella invisibile di un re che, confusosi fra i sudditi per apprenderne i sentimenti, si ritrova tradito da tutti tranne che dalla poesia, facendosi persuaso che conta assai più l’ amore della giovane Rosalba per il ragazzo qualsiasi che impersona, che non il falso miraggio e le lusinghe della regalità.