Thomas, Gray. An Elegy written in a Country Churchyard. A new edition. London, Printed for J. Dodsley, in Pall-mall, 1771.

London, Printed for J. Dodsley, in Pall-mall, 1771. In-4° (23,5 cm x 15 cm). Pp. 16. Bella ed elegante legatura in pieno marocchino verde oliva di fine '800. Grande antiporta a p.p. e 2 figure ad ¼ di pagina, 1 incisa n.t e l altra al colophon, tutte di soggetto campestre realizzate dall' amico Richard Bentley. Ottimo esemplare ad ampi margini stampato su carta pesante.

Rara edizione (1 solo esemplare in WorldCat presso la British Library) del capolavoro di Thomas Gray, fra i più importanti esponenti del Preromanticismo oltre che della Poesia Sepolcrale. L' opera, ispirata dalla morte del poeta Richard West nel 1742, fu completata nel periodo in cui Gray viveva vicino al cimitero di Stoke Poges. Contiene una riflessione sulla morte e sul ricordo della persona dipartita ed esplora il tema della morte ambientando il poema nel cimitero di Stoke Poges, nel Buckinghamshire, descrivendo le atmosfere lugubri e cupe del luogo. Grazie a questo poemetto, l' Autore afferma l' uguaglianza che ci deve essere fra gli uomini, sostenendo che anche nelle persone più povere erano presenti individualità che avrebbero meritato di emergere a livello politico e sociale, ma ciò non è stato possibile a causa delle disparità economiche nella società dell' epoca; l' Autore, nel poema, elogia quindi la gente comune, i contadini, perché secondo lui la fama, il potere e la ricchezza materiale sono concetti illusori che non sopravvivono nell'uomo per l'eternità. Il tema dell' opera viene proposto anticipando le tendenze letterarie dell' età vittoriana, in cui gli scrittori porranno particolare attenzione al quotidiano e al comune, in contrapposizione all' eroico. Gray è riuscito a fondere forme tradizionali e dizione poetica con nuovi argomenti e modi d' espressione, diventando un importante precursore e anticipatore del Romanticismo ed ancor oggi è una delle poesie più citate della lingua inglese, composta in 88 versi in quartine di decasillabi a rime alternate. Samuel Johnson, l' enciclopedico letterato illuminista e autore del primo dizionario della lingua inglese, scrisse di questo capolavoro unico "che esso abbonda di immagini che trovano uno specchio in ogni mente, e di sentimenti ai quali ogni petto restituisce una eco". Il poeta si trova sull' imbrunire in un cimitero di campagna e descrive il paesaggio che l' ora rende misterioso e solenne. L' ultimo rintocco vespertino della campana del coprifuoco, che segna la fine del giorno appena trascorso, apre in maniera cupa l' Elegia. Una mandria di buoi col suo umile muggito si avvolge lentamente sul prato da pascolo, e mentre l' aratore arranca a fatica sulla via del ritorno a casa, il poeta, contemplando questa struggente scena, annota che quel contadino consegna il mondo alle tenebre, e ad egli stesso (And leaves the World to Darkness, and to me). La vista delle umili tombe lo porta a considerare che nulla potrà richiamare in vita i rozzi avi del villaggio e far loro riprendere le umili occupazioni cui furono dediti. Thomas Grey fu tipico poeta di transizione tra l' epoca classica e la romantica ed il suo capolavoro, in breve tempo, grazie alla traduzione metrica del matematico veronese Giuseppe Torelli (1776), divenne assai celebre anche in Italia e ad essa si ispirò anche il Foscolo per I Sepolcri

Bibliografia: Cfr. L'attualità della letteratura, Pearson, p. 580; Guido Barlozzini, Le origini del romanticismo, Editori Riuniti, 1974, p. 142; AA.VV., Civiltà letterarie straniere, Zanichelli, Bologna, 1976.