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Milano, coi tipi di Giuseppe Bernardoni di Gio., 1859. In-8° grande (23 cm x 15 cm). Pp. 111, (1). Brossura editoriale a stampa di colore azzurro applicata su cartoncino (la bross. ant. è totalmente conservata mentre quella post. presenta una lacuna). Qualche lievissima ed insignificante ossidazione marginale su poche carte, peraltro internamente esemplare in assai buono stato di conservazione.
Bella edizione di questa curiosa e tagliente opera satirica in cui i comportamenti felini vengono coniugati con situazioni ed atteggiamenti umani, "Il gatto" è senza dubbio il capolavoro del medico milanese. Le cronache dell' epoca narrano che fu un vero best-sel¬ler del suo tempo, tanto che finì anche tra le mani di Baudelaire che lo trovò divertentissimo. In questo pamphlet emerge la visione misantropica e individualista del Rajberti, che facendo l' elogio del gatto, lo paragona con la miseria della natura umana. Con leggerezza e umorismo attraversa temi universali come la filosofia di vita dei gatti, libera e saggia, e quella degli uomini evidenziando a quanti inutili compromessi sociali questi ultimi si sottopongano quotidianamente, al pari delle altre bestie. Per 150 anni la critica si è divisa e ha provato ad etichettare Rajberti a volte come liberista, altre volte come libertario, ma Il gatto è sicuramente la più vivace testimonianza del suo pensiero libero. «Il gatto è cosmopolita, la sua patria è da per tutto; e fino in ciò rassomiglia agli uomini veramente sommi e affatto eccezionali, che sono reclamati dall' umanità intera, e dei quali enfaticamente si dice che hanno per patria il mondo.» (Giovanni Rajberti).