#LOREM IPSUM#
Una passione tramandata di generazione in generazione.
Le Vite di Romulo e di Numa Pompilio Primi re di Roma. Descritte in terza Rima piacevole. Al Serenissimo Cosmo De' Medici secondo Gran Duca di Toscana. (Rilegato insieme con:) La Vita di Tullo Ostilio Terzo re di Roma; Scritta facetamente in Terza Rima. Al Principe Don Carlo Cardinal De' Medici. In Venetia, Appresso Pietro Farri. 1616.
In Venetia, Appresso Antonio Pinelli, 1614.
Due opere in 1 vol. in-16° (12,4 cm x 9,5 cm). Pp. 122, (2); 68, (2), 1 c.b. Segnatura: A-G8, H6; A-D8, E4. Solida legatura coeva in piena pergamena floscia, autore e titoli manoscritti sul dorso. Frontespizi inseriti in cornice calcografica con l' arma gentilizia dei dedicatari delle opere il Gran Duca Cosimo De' Madici ed il cardinale Carlo De' Medici. Marca tipografica di Pinelli e Farri in fine, a c. H6(r) e E3(r). Carattere corsivo. Testatine xilografate e xilografie di vario soggetto impresse nel testo. Un piccolo ed insignificante tarletto al margine inferiore bianco delle cc. comprese fra E8-F8 della prima opera, peraltro esemplare in ottimo stato di conservazione.
Prima ed unica edizione di entrambe queste opere che diedero particolare lustro alla figura del Magagnati, Autore veneto nativo di Lendinara. Queste biografie burlesche in terza rima dovevano essere l' inizio di un' opera, poi rimasta incompiuta, di parodizzare in versi le vite dei sette re di Roma. Infatti nel 1618, a seguito di una malattia agli occhi contratta qualche tempo prima, il Magagnati divenne cieco e morì a Venezia poco dopo.
Bibliografia: Piantanida, Autori italiani del Seicento, III, p. 141, n° 2958, 2959; USTC, 4026755 e 4026756. Cfr. G. Gasparri, La vita di G. M., in Nouvelles de la république des lettres, II (2006); L. Zecchin, G. M. vetraio e poeta, in Vetro e silicati, VII (1963), p. 37.