#LOREM IPSUM#
Una passione tramandata di generazione in generazione.
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Torino, Per cura di G. Pomba, 1840. In-8° (21,5 cm x 13,5 cm). Pp. XII, 470, (2). Con una grande tav. Più volte ripiegata in fine. Splendida legatura in pieno marocchino verde, piatti inquadrati da un triplo filetto in oro con decori a secco, arma della città di Torino dorata al centro di entrambi i piatti, Tagli dorati. Vignetta incisa al frontespizio su acciaio con veduta della chiesa della Gran Madre di Dio, realizzata da Carlo Gallina su invenzione del Figone. Testatine e finalini ornati e istoriati. Peyrot, 430/1 e 430/2: “esistono esemplari, rari, su carta forte e grande”. Esemplare su carta grande con qualche fioritura sparsa dovuta al tipo di carta, peraltro esemplare in stato di conservazione molto buono.
Prima edizione, completa della tavola spesso mancante, su carta grande in elegante legatura coeva di questa assai stimata descrizione di Torino e dei suoi dintorni, scritta “in servigio di Dotti Italiani”, attento sguardo sui vari aspetti della città , storici, sociali, ed economici nella prima metà dell’ Ottocento. La grande carta litografica di Torino è incisa da Angelo Biasioli su disegno di G. B. Maggi (35 cm x 51,3 cm), con planimetria generale di Torino e legenda indicante le principali chiese, edifici e monumenti e succinte indicazioni demografiche. Troviamo l’ indice alfabetico delle cose notabili in fine: topografia, popolazione, storia, religione, monarchia, esercito, accademie, gallerie, manifatture e commercio, teatri, trattenimenti, dintorni.
Bibliografia: Fossati Bellani, II, 1782; Lozzi, II, 5379; Peyrot, 430; Coll. Simeom, B 495. Cfr. Catalogo Storico UTET, pp. 51-52 dove è citato l'esemplare standard di cm. 21,5x13,5