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Torino, per Alessandro Fontana, 1846. Due voll. in-8° (20 cm x 14 cm). Pp. X, 531; 773, (1) di Errata, (4) di testo esplicativo dell’ “Atlante della Storia di Torino” posto in fine. Legatura di primo ‘900 in mezza pergamena, autore e titolo su tassello sul dorso. Con due tavole litografiche ripiegate in fine del secondo volume raffiguranti tre piante di Torino nel 1572, nel 1680 (su di un’ unica tavola) e nel 1640. In questo esemplare è presente nel 2° vol. la rara grande tavola con la pianta di Torino nel 1846 (mancante a quasi tutti gli esemplari). Stemma della città di Torino inciso al front. di entrambi i volumi, accanto a quello del 2° volume, firma autografa di “Luigi Cibrario”. Alcune sporadiche fioriture marginali dovute al tipo di carta, peraltro esemplare in stato di conservazione molto buono.
Prima edizione autografata, assai rara a trovarsi completa della grande tavola del 1846, di questa famosa e referenziale storia della città di Torino. Il Cibrario. fedelissimo alla monarchia sabauda ed in rapporti speciali con Carlo Alberto, nel 1829 divenne sostituto procuratore generale del re nella Camera dei conti e nel 1830 fu chiamato nell’ Accademia delle Scienze. La possibilità di accedere agli archivi lo indusse a sviluppare profondi interessi per la storia sabauda, e cominciò a pubblicare articoli, memorie e poderose sintesi. Carlo Alberto incaricò Cibrario e Domenico Promis di raccogliere in Francia e in Svizzera documenti sui Savoia delle origini: ne nacquero opere come “Documenti, sigilli e monete appartenenti alla storia della monarchia di Savoia raccolti in Savoia, in Svizzera ed in Francia” e “Sigilli dei principi di Savoia”. L’ opera che gli procurò fama anche internazionale fu “Della economia politica del Medioevo”, ma non abbandonò il sabaudismo e, fra 1840 e 1844, pubblicò i tre volumi della “Storia della monarchia di Savoia sino al 1383”, nel 1846 i due volumi di questa “Storia di Torino”. Come ha ricordato Fubini-Leuzzi (in DBI 25), Cibrario completa la storia di Torino del Tesauro, che sarà proseguita da Giroldi (1680), arricchendola con nuova documentazione. L’ età cristiana della città è trattata sulla base dei recenti ritrovamenti archeologici e per la parte medioevale vengono utilizzati la cronaca di Novalesa e altri documenti riscoperti in quegli anni. I due volumi comprendono la storia della città e “l’ illustrazione dei suoi monumenti, gli aneddoti e le sue vicissitudini materiali”. “…La Storia di Torino, come è stata dall’ Autore immaginata e trattata, si compone di due volumi. Il primo comprende tutta la Storia propriamente detta. Il secondo abbraccia le Corse retrospettive nella strada di Torino e nei dintorni e contiene le notizie storiche ed aneddotiche, non solo delle materiali vicissitudini della città e del territorio, ma ancora dei principali istituti, edifizi e monumenti, con quelle più minute particolarità che non si poteano inserir nella storia senza incepparne il nobile andamento, ma che pure non lasciano di essere utili e curiose…”.
Bibliografia: BM, 205; Branca, Bibliografia storica, 1862, p. 196, 3398; Lozzi, II, 5389; Peyrot, Torino nei secoli, II, 493. Cfr. D.B.I. XXV, 1981. Cfr. N. Bianchi, Storia della monarchia piemontese dal 1773 sino al 1861, 1877, p. 173; G. Binello, Le ferrovie piemontesi del risorgimento, 1940, p. 61; R. Comba, Storia di Torino: Il basso Medioevo e la prima età moderna, 1997, p. 28; A. Giorgi-S. Moscadelli-G. M. Varadini, Erudizione cittadina e fonti documentarie archivi e ricerca storica nell’ Ottocento italiano, 2019, p. 264; A. Manno, Relazione e documenti sull'assedio di Torino nel 1706, 1878, p. 171; G. Mola di Nomaglio-R. Sandri Giachino-G. Melano, Torino 1706 memorie e attualità dell'assedio di Torino del 1706, 2007, I, p. 146; C.W. Previte Orton, The Early History of the House of Savoy 1000-1233; p. XVIII; L. Tettoni, Vita litteraria del conte G. A. L. Cibrario, 1872, p. 71; A. Wiszniewski, Luigi Cibrario, 1862, p. 57.