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Torino, per le “Edizioni Sten” della Società Tipografico-Editrice Nazionale, 1911. In-8° (22 cm x 17,5 cm). Pp. XLII,113, 1 c.b. Con 11 belle tavole f.t. protette da velina riproducenti quadri di Dante Gabriele Rossetti. Legatura editoriale in piena pergamena con unghie, legacci in seta verde e titolo impresso in oro sul dorso e sul piatto anteriore. Frontespizio con titolo in nero con, sullo sfondo, motivi floreali in ocra e cornice esterna con un’ elegante bordura floreale impressa in bianco su fondo rosso in stile neorinascimentale. Prefazioni di Antonio Agresti. L’ intero testo è riquadrato dalla stessa bordura floreale e presenta fregi xilografici, il tutto disegnato e inciso dal Prof. Rocco Carlucci. Eleganti capolettera xilografici. Testatine e finalini incisi. Al recto della seconda c.b. d’ apertura una bella ed affascinante dedica autografa al presidente Einaudi dell’ amico notaio e podestà di Dogliani Michele de Robertis: “a l’ illustre Prof. Luigi Einaudi devoto omaggio di M. de Rubertis”. Esemplare in ottimo stato di conservazione.
Prima edizione, con dedica autografa al Presidente Einaudi, di quest’ affascinante opera preraffaellita stampata su carta greve curata da Marco de’ Rossi, il libro fu pubblicato in occasione del cinquantesimo anniversario dell’ Unità d’ Italia. In questa edizione originale, in cui la grande lezione di Dante si lega con la moderna ispirazione preraffaellita del celebre pittore italo-inglese, è presente la tavola con “il saluto di Beatrice” che non comparirà più nelle edizioni successive perchè l’ editore scelse di metterla nell’ ed. della Commedia. L’ anglo - italiano Dante Gabriel Rossetti era figlio del patriota e letterato abruzzese Gabriele Rossetti, esule a Londra, il quale volle dare a lui il nome di Dante perché egli stesso dantista. I suoi dipinti più famosi sono Il saluto di Beatrice, Il sogno di Dante e Beatrice morente. Quale fondatore della cosiddetta confraternita preraffaellitica, voleva rifarsi ai maestri rinascimentali anteriori a Raffaello; e riversò in queste immagini il suo carattere malinconico, coniugando il disegno fiorentino al colore veneziano.
Bibliografia: BM, VI, p. 967; Giornale Dantesco, XIX, p. 75: “è un volume pieno di bellezza e di grazia”; Mambelli, 7780. Cfr. C. Battisti-S. Fiorato, Law and the Humanities: Cultural Perspectives, 2019, p. 210.