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S,l. [Reggio Emilia, Francesco Mazzali], (al colophon) Impressum fuit opus hoc maxima cum diligentia, Anno domini 1503.
Due opere in un volume in-folio (31,5 cm x 22 cm). Cc. (6), 137; (98). Segnatura: A6, a-q8, r10 (manca r10, carta bianca); [p]4, A-O6, P4, Q6. Solida legatura coeva di gusto rinascimentale in piena pelle marrone, piatti inquadrati da un ampio ed elegante motivo a catena impresso a secco, dorso anticamente consolidato in pergamena ricavata da un foglio di antifonario. Autore e titolo manoscritti sul taglio inferiore del libro. Sulla carta bianca iniziale un componimento di tre righe manoscritto da mano cinquecentesca con il capolettera "S" disegnato e decorato. Una grande vignetta (9 cm x 8 cm) impressa in xilografia all' inizio del testo alla c.a1(r). Capilettera xilografati.
Edizione attribuita a Francesco Mazzali di Reggio Emilia, identificato sulla base del materiale tipografico. Carattere gotico, greco e romano. Nella seconda opera, altro colophon impresso alla c. M6(r). Alcune carte con un insignificante traccia di sporco marginale e qualche debole ossidazione, peraltro esemplare in ottimo stato di conservazione generale.
Per la prima opera, un rarissimo postincunabolo illustrato impresso a Reggio Emilia da Francesco Mazzali, identica all' editio princeps dei "Commentari" uscita a Brescia nel 1501 dai torchi dei fratelli Britannico con il commento di Giovanni Britannico. Il commento a Giovenale più noto e più letto di tutto il Cinquecento.
Per la seconda opera prima ed unica edizione di Tito Calpurnio Siculo che fu poeta romano del tempo di Nerone, autore di poesie bucoliche di tipo virgiliano ispirate anche al modello teocriteo, sotto il suo nome ci sono giunte undici egloghe, anche se le ultime quattro, a seguito di considerazioni sulla metrica ed altri indizi reperibili sul manoscritto, sono oggi attribuite a Nemesiano, poeta della seconda metà del III secolo. La separazione delle opere di Calpurnio da quelle di Nemesiano fu stabilita nel 1854 da Moritz Haupt nel "De Carminibus bucolicis Calpurnii et Nemesiani". Delle sette egloghe riconosciute autentiche, quattro sono di argomento pastorale; una canta il prossimo ritorno dell' età dell' oro; una celebra l' imperatore ; un' altra descrive gli spettacoli dell' anfiteatro neroniano.
Bibliografia: EDIT XVI online, CNCE 79116, CNCE 8602; USTC, 762242. Manca a Adams, ISTC.