#dentisrarebooks
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Strasbourg: de l'imprimerie de F.G. Levrault, 1842. In-16° (16,5 cm x 10 cm). Pp. 166, (1) di errata. Bella e solida legatura di inizio '900 in mezza pergamena con angoli, conservata la brossura ant. Qualche lieve ed insignificante fioritura al margine esterno di poche carte, peraltro esemplare in stato di conservazione molto buono, ancora completamente in barbe
Prima rarissima edizione (2 soli esemplari nelle biblioteche italiane). Composta fra il 1825 e 1828, questo poema giocoso attraverso la parodia di modelli petrarcheschi esaltava bellezze e virtù del posteriore di una misteriosa Carolina. Non si trattava però di un poema eroicomico sulla scorta della tradizione dialettale napoletana (si pensi alla Vaiasseide di Giulio Cesare Cortese): non essendoci una vera e propria trama (a dispetto del titolo che richiamava l' epopea), l' opera affastellava piuttosto una serie di celebrazioni di un' area anatomica, peraltro in sestine e non nel metro privilegiato dell' epica, l' ottava rima. L' opera sarebbe stata pubblicata solo nel 1842, anonima e in pochissimi esemplari.
La storia della sua attribuzione fu assai travagliata. Dopo la riedizione parziale del 1969, a cura di Elio Morelli, che la ascriveva però a Gabriele Rossetti, fu Antonio Palatucci, tre anni dopo, ad attribuirla definitivamente a Petra e a promuoverne la pubblicazione nell' "omnia caccavoniana". L' edizione Palatucci, come quella Morelli, consta però di sole quarantanove sestine a fronte delle diverse centinaia di cui si componeva l' opera originale.
Bibliografia: A. Palatucci, Tutto Caccavone, 1980, p. 357. World Cat localizza due copie in Italia ed una sola copia fuori dall’ Italia a Strasburgo. Manca alla Bibliotheca scatologica.