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Paris, J.B. Bailliere et Fils, 1859. Due volumi in-8° (22 cm x 13,5 cm). Pp. VIII, 690; (4), 728. Bella legatura del ‘900 in mezza pelle avana, autore e titolo dorati sul dorso a 5 nervi, brossure editoriali verdi a stampa conservate. Nell’ angolo superiore esterno della bianca iniziale di entrambi i voll., timbro dello psichiatra ed illustre storico della psichiatria “Michel Collee”. Alcune fioriture sparse all’ inizio del 1° vol. dovute al tipo di carta, peraltro esemplare in più che buono stato di conservazione generale.
Prima importante edizione di quest’ opera capitale dell’ illustre psichiatra francese che richiese oltre 30 anni di ricerche prima della pubblicazione. Uno dei testi fondativi della moderna neurologia, l’ A. introdusse il concetto di “assenza epilettica” per la breve perdita di coscienza o confusione osservata nei pazienti epilettici ed introdusse il termine “etat de mal” in inglese “status epilepticus” una serie di crisi ininterrotte con esito sfavorevole. Durante gli anni tutti i tipi di crisi vennero considerate “vera” Epilessia anche perché la sua causa continuava a rimanere sconosciuta e durante gli esami autoptici il cervello continuava ad apparire normale. L’ A., oltre ad essersi occupato di una storia sulle psicosi di massa, fu anche uno dei primi a considerare la “paralisi progressiva” come una malattia specifica, la teoria sulla paralisi progressiva vista come una malattia a sé stante apparteneva in realtà a A. L. Bayle, un esponente del movimento somatico. La contrapposizione tra orientamento psicologico e orientamento somatico sulla genesi delle malattie mentali non raggiunse in Francia lo stesso livello di antagonismo di paesi come la Germania, tuttavia tra i due schieramenti prevalse quello somatico, che anzi assunse la peculiare forma della teoria della degenerazione psichiatrica. Calmeil tentò di correlare la patologia della malattia con le sue manifestazioni cliniche ma tuttavia non riconobbe che la paralisi generale era un’ entità di malattia separata (sifilide) e non semplicemente una complicazione della malattia mentale; non riuscendo alla fine a determinare con certezza la natura delle malattie infiammatorie del cervello, diede loro il nome di “péri - encéphalites chroniques diffuses”.
Bibliografia: Audhoui, De l’ influence des etudes histologiques sur la connosaince des maladies du systeme nerveux, 1875, p. 63; G. Garollo, DBU, 1907, I, p. 416; Garrison-Morton, 4797; Foucault, Il potere psichiatrico, 2004, p. 364; Gazzetta degli ospedali, 1881, vol. 2, p. 291; Il manicomio moderno giornale di psichiatria, 1899, p. 260; Norman, 389; The sciences and practice of medicine, 1866, II, p. 517; Lo sperimentale : archivio di biologia normale e patologica, 1891, p. 206; E. Shorter, Dictionary of Psychiatry, 2005, S. Wilde, The body divided, Human beings and Human Material, 2016, 1864.43; Zilboorg & Henry, p. 529. 305. Cfr. Dictionnaire encyclopedique des sciences medicales, 1871, p. 559.