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Torino, Editrice Spaziani, 1947. In-8° (20,5 cm x 13,5 cm). Pp. 139, (6). Brossura editoriale a stampa in rosso nero, autore e titolo sul dorso e sulla bross. ant. Qualche strappetto al taglio sup. ed inf. della bross., peraltro esemplare in sato di conservazione molto buono.
Prima rara edizione dell’ opera prima dello scrittore e filosofo torinese, studioso di mistica e conoscitore di dottrine esoteriche. “Saggi di etica…” è un Interessante tentativo di Zolla, allora ventunenne, di reimpostazione della filosofia estetica attraverso la critica e il superamento del sistema crociano. In quest’ opera, l’ esordio di una carriera lunga, estremamente erudita e caratterizzata da una vastissima produzione letteraria in italiano ed inglese, fa la sua apparizione un tema tra i più spinosi nell’ opera zolliana, quello riguardante l’ idea di persona centrale per l’ intero arco del suo pensiero: l’insussistenza dell’io-persona, artificio sociale più che realtà ontologica. Infatti dal 1947 al 1963 l’ A. si occupa prevalentemente di critica sociale, introducendo in Italia i contributi della Scuola di Francoforte. La parabola intellettuale di E. Zolla può essere concepita, sul modello della filosofia antica e delle filosofie orientali, come un indefesso tentativo di liberazione tanto dalle maglie sociali quanto dall’ illusione dell’individualità. Al centro della sua ricerca filosofico-religiosa si trova l’idea secondo cui le varie tradizioni convergono in un comune punto di fuga, che, pur non pienamente esprimibile in termini razionali, è tuttavia raffigurabile in una moltitudine di simboli. Il metodo più consono ad una ricerca dell’unità nella differenza è quello sincretistico, dove per “sincretismo” si intende «la parificazione fra le religioni o tra le filosofie o anche tra filosofie e religioni» (Zolla 1990, p. 351). In definitiva, si può senz’altro dire che il più importante contributo al pensiero filosofico-religioso apportato dall’ A. consista proprio nel suo stesso “approccio”.
Bibliografia: Spaducci, p. 310.