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Lipsiae, Sumptibus Theophili Georgi, 1709. In-8° (17 cm x 10 cm). Pp. (60), 943, (1). Antiporta con ritratto inciso dell’ autore a mezzo busto entro cornice ovale. Segnatura: )(-4)(8, A-3N8). Legatura olandese settecentesca, autore e titolo dorati su tassello rosso sul dorso. Tagli rossi. Vignetta xilografata al frontespizio. Grandi capolettera e testatine ornate in xilografia. Firma di possesso settecentesca al recto della bianca d’ apertura: “Magnus Godofr. LichAuer E. Misn. 1739”. Una lieve uniforme arrossatura dovuta alla carta tedesca, peraltro esemplare in stato di conservazione molto buono.
Bella edizione latina, completa dei quattro libri, del Saggio sull’ intelletto umano, l’ universale classico dell’ epistemologia empirica di Locke, vi espone la sua critica dell’ innatismo, ossia dell’ origine a priori dei contenuti della mente, il cui esito è, secondo Locke, lo scetticismo. I principi logici, le verità matematiche e i principi morali non sono riconosciuti universalmente come dimostra il fatto che i bambini, gli idioti e anche i “bruti”, ossia i selvaggi, li ignorano. La mente umana è una “tabula rasa” al momento della nascita, dall’ “Esperienza” deriva la “Conoscenza”. L’ A. stesso promosse la traduzione in latino dell’ An essay concerning human understanding e, con l’ aiuto di Jean Le Clerc e William Molyneaux, assunse il traduttore Ezekiel Burridge che rese l’ opera nota nel continente. “Pochi pensatori possono vantare un’influenza pari a quella che John Locke esercitò sui contemporanei. Quando il suo capolavoro, il Saggio sull’intelletto umano, cominciò a diffondersi, le menti più geniali ne rimasero affascinate. Nacque praticamente di qui il movimento che caratterizzò il Settecento, l’ Illuminismo, con le stelle del suo firmamento filosofico: Voltaire, Condillac, D’Alembert. Che non si limitarono a leggerlo con entusiasmo, stimolati dall’inaudita novità, ma lo adottarono come un presupposto teorico.” (Pietro Emanuele).
Bibliografia: BM, p. 169; Dupre, p. 121; Yolton, p. 148; Jefcoate, p. 421; Mark, p. 199. Manca a Brunet e Graesse. Cfr. F. Botturi, La sapienza della storia Giambattista Vico e la filosofia pratica, 1991, p. 198; R. Brandt, Die Bestimmung des Menschen bei Kant, 2007, p. 610; V. C. Chappell, The Cambridge Companion to Locke, 1994, p. 190; G. Parry, John Locke, 2013, p. 162; N. Porter, The Elements of Intellectual Science, 2023, p. 197; W,M. Spellman, John Locke, 1997, p. 140; M. Stewart, A Companion to Locke, 2015, p. 133; R. Woolhouse, Locke: a Biography, 2007, p. 199.