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Venetiis, apud Hieronymum Scotum, 1567 (al colophon, 1568). In-Folio (31 cm x 21,5 cm). Pp. 201. Segnatura: A-Q6, R4. Legatura seicentesca in piena pergamena semirigida, tassello manoscritto sul dorso (ampliata in antico lungo il margine inferiore ed esterno). Al frontespizio, grande ritratto impresso in xilografia di Aristotele rappresentato di profilo entro cornice ovale bordata dalla dicitura "vera Aristotelis Stagiritae efigies Peripateticae disciplinae principis". Nota di possesso cinquecentesca manoscritta sul frontespizio. Al colophon, una grande marca tipografica con un Grifone inserito al centro di una elaborata cornice ornata. Capilettera abitati incisi in xilografia. Qualche sporadica ed insignificante brunitura marginale ma esemplare in stato di conservazione molto buono.
Seconda e non comune edizione, ampliata di 60 pagine rispetto alla 1° del 1561, di uno dei commenti ad Aristotele più rari, quello sugli "Analitici Secondi o Posteriori" ad opera del patrizio novarese, medico ed umanista di chiara fama, Filippo Zaffiro membro dell' Accademia Veneta e di quella degli Affidati di Pavia dove anche occupò la prestigiosa cattreda di Filosofia. In questo testo dell' "Organon", Aristotele si si occupa della dimostrazione, la definizione e la conoscenza scientifica.
Bibliografia: Adams, Z70; Bonino, Biografia Medica Piemontese, vol. 1, p. 257; Cotta, Museo Novarese, ed. Milano 1701, pp. 115-116.