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Paris, éditions du Diorama, Jean Budry & c, 3 rue du cherche-midi, s.d. (1924). In-16° (19,5 cm x 14 cm). Pp. 97. Al frontespizio il celebre ritratto di Tristan Tzara eseguito da Francis Picabia e, nel testo, 11 disegni dello stesso. Brossura editoriale cartonata di colore nero, etichetta blu del titolo applicata al margine superiore interno del piatto anteriore (una piccola ed insignificante piccola piega all' angolo inferiore destro della cartonatura anteriore). Ottimo esemplare ancora parzialmente intonso.
Prima rara edizione pubblicata in soli 300 esemplari, il nostro è il n° 189 della tiratura su "papier Lafuma". Datati dal 1916 al 1920 i manifesti sono: "Manifeste de monsieur Antipyrine", "Manifeste dada 1918", "Proclamation sans prétention", "manifeste de Monsieur aa l' antiphilosophe", "Tristan Tzara", "Monsieur aa l' antiphilosophe nous envoie ce manifeste", "dada manifeste sur l' amour faible et l' amour amer", "Annexe: Comment je suis devenu charmant", "sympathique et délicieux". L' Autore vi esprime una ribellione totale, nichilistica, contro la società, la morale, il linguaggio, le convenzioni estetiche, lasciando esplodere la sua poesia latente, che contrappose alla poesia diretta dei poeti tradizionali. "Dada è la nostra intensità: monta baionette irrilevanti la testa di sumatra del bambino tedesco; Dada è vita senza ciabatte né paralleli; è a favore e contro l' unità e decisamente contro il futuro; siamo abbastanza saggi da sapere che i nostri cervelli diventeranno cuscini lanuginosi che il nostro antidogmatismo è esclusivista come un burocrate che non siamo liberi eppure gridiamo libertà… Dada non è follia - o saggezza - o ironia guardami bene gentile borghese l' arte era un gioco di cianfrusaglie…".
Bibliografia: Camfield, p. 208; Hartwood, 5.