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Paris, Ambroise Dupont, 1838. 2 volumi rilegati in 1 in-8° (20,7 cm x 13,2 cm). Pp. (4), 432; (4), 365, (3). Dopo p. 312 del II vol. una tavola f.t. a p.p. realizzata in litografia da François Delarue e probabilmente redatta dall’ ingegner Crozet, la mappa che mostra il percorso di Napoleone I da Pierre-Châtel a Vizille, al suo ritorno dall’ Isola d’ Elba, raffigura la strada vicino a Vizille, dove ebbe luogo l’ incontro di Napoleone con il battaglione della guarnigione di Grenoble nel 1815; “rencontre de Napolèon Ier avec le battalion de Grenoble” (Carteret). Bella legatura in mezza pelle marrone, titolo dorato sul dorso, fregi a secco e in oro. Qualche fioritura marginale dovuta al tipo di carta interessa l’ occhietto ed il front. dei due voll., peraltro esemplare in stato d considerazione molto buono.
Prima edizione in prima tiratura, priva della nota di edizione fittizia “deuxieme edition”, del racconto del viaggio francese di Stendhal, dall’ aprile al settembre 1837. Scritto da Stendhal sotto forma del diario di un mercante di ferro il cui lavoro lo portò a viaggiare in provincia. Se Stendhal non ha inventato la parola “turista”, è sicuramente lui, come ricorda Philippe Berthier, che “la mette in circolazione e la impone definitivamente”. Nel primo volume, Stendhal narra il suo viaggio in Bretagna e Normandia. Nel secondo volume descrive un lungo viaggio che inizia ai primi del luglio 1837 da Vannes, poi Parigi, il ponte del Gard, Grenoble, Chambéry, Svizzera (Ginevra), Avignone, Marsiglia, poi in barca fino a Genova in Italia, poi ritorno a Tolone, Nîmes, Montpellier e si conclude a Bordeaux alla fine di settembre dello stesso anno. “Car pour lui le tourisme n’ est pas une présentation objective des centres d’ intérêt d’ un lieu mais le déroulement subjectif de ce qui se passe dans son âme. C'est un tourisme intérieur: exploration de ses souvenirs, de ses sensations, de ses humeurs, de ses fantasmes. D'où la vivacité et la fraîcheur; inaltérées, de son ouvrage, presque deux siècles après sa parution" (Dominique Fernandez).
Bibliografia: Carteret, II, 356; Clouzot, 257; Cordier, 128; Vicaire, II, 457-458. Cfr. P. Bänichou, The Consecration of the Writer, 1750-1830, 1999, p. 390; M. Boier, Histoire de l’ invention du tourisme (XVI-XIXe siècles), 1999, p. 175 ; F. Manzini, Stendhal’ s Parallel Lives, 2004, p. 253; J. Rushworth, Petrarch and the Literary Culture of Nineteenth-century France, 2017, p. 123; C. W. Thompson, French Romantic Travel Writing, 2012, p. 313; T. Zelding, A History of French Passions 1848-1945, 1993, II, p. 43