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Lugano, Presso gli Editori, London, sold by Messrs Longman and co., 1841. 2 voll. in-8° (17 cm x 11 cm). Pp. XX, 376, 1 c.b.; 386, 1 c.b. Bella brossura editoriale verde a stampa. Firma di possesso ottocentesca in elegante calligrafia all’ angolo superiore esterno della bross. ant. Esemplare ancora completamente intonso ed in barbe, in stato di conservazione molto buono.
Bella edizione nella sua brossura originale di questo noto ed apprezzato poema dell’ inquieto e gaudente abate viterbese Giambattista Casti, una tipica figura del secondo Settecento, animato da un spirito scettico e dissacratore di stampo illuministico. Apprezzato da Goethe e Stendhal, fu autore di numerosi e fortunati libretti di opere buffe messe in musica da Paisiello e Salieri. Coetaneo di Giacomo Casanova, i due si conobbero a Trieste i primi anni del 1770. La sua fortuna letteraria però arrivò con le licenziose Novelle Galanti, composte in ottave negli ultimi anni della vita e alle sestine di Animali Parlanti, dello stesso periodo, che costituivano una satira irriverente della vita italiana dell'epoca. Nella sua poesia, l’ impianto favolistico, mediato da una tradizione che da Esopo e Fedro giunge sino a La Fontaine ma pieno di brio e di trovate geniali che prende di mira i mali della politica e della società del suo tempo, ambientandolo nel mondo animalesco antidiluviano. Con pungente ironia è posta al servizio di una palese intenzione satirica contro i mali della politica e della società del suo tempo, cosa che spiega la sua fortuna presso i patrioti italiani, che lo stamparono e divulgarono clandestinamente. Esso, annota Giulio Natali, è: l’ “immenso apologo d’ un geniale improvvisatore ottantenne, che trasporta nel mondo antidiluviano animalesco il conflitto, al quale ha assistito, dell’ antico regime con le nuove forme repubblicane, il conflitto della Rivoluzione francese” (Enciclopedia Italiana, IX, 369). Una certa rassomiglianza - se non poetica, di genere e di struttura - intercorre tra gli “Animali Parlanti” e i “Paralipomeni alla Batracomiomachia” leopardiani. Dall’ indice: Elezione del re degli animali quadrupedi, L’ incoronazione e la corte, Ricevimenti, lecca-zampa e pranzo pubblico, Le galanterie della corte leonina, Leva forzata e promozione, La guerra, Trono vacante e funerali di Leon II, Il congresso e la congiura. Contiene gli Apologhi: Lasino, Le Pecore, La lega dei forti, La Gatta e il Topo.
Bibliografia: R. Benaglia Sangiorgi, La vita e l’ opera novellistica di Giambattista Casti, 1944, p. 213; Clio, p. 975; K. Zaboklicki, La poesia narrativa di Giambattista Casti (1724-1803), 1974, p. 167. Cfr. Bollettino storico della Svizzera Italiana, 1929, p. 83; C. Cantù, Storia universale di Cesare Cantù, 1889, 465; Deutsche Schriftsteller, Künstler und Wissenschaftler in Neapel zur Zeit Goethes und Leopardis, 1996, p. 275; Index librorum prohibitorum juxta exemplar romanum jussu SS.N.D. editum anno 1841, 1871, p. 61; Lirici del secolo XVI, XVII, XVIII con cenni biografici, 1879, p. 82; V. Zanolini, La letteratura italiana nel periodo del rinnovamento. Breve compendio storico, 1897, p. 11.