#LOREM IPSUM#
Una passione tramandata di generazione in generazione.
Fotografia originale d' epoca, scatto vintage anni '70, stampa gelatina ai sali d' argento. Dimensioni 30 cm x 19,5 cm. Lo scatto è stato eseguito da Johannes, STÜTTGEN che lo firma a penna nell' angolo inferiore destro. Ottimo stato di conservazione.
Bella ed intensa fotografia di un giovane Beuys, scattata con buona probabilità a Düsseldorf dove venne fondato il DSP nel 1967 (Deutsche Studentenpartei).
Joseph Beuys (Krefeld, 1921 – Düsseldorf, 1986) è la figura che meglio rappresenta, con la sua vita e la sua opera, l’ energia centrifuga e anti-tradizionale che l’ arte contemporanea ha prodotto negli ultimi decenni. Fu anche teorico dell’ arte e pedagogo incorporando "happening" e performance art nel suo lavoro nel tentativo di rendere l’ arte più democratica. Personaggio atipico rispetto le correnti artistiche, invano si è cercato di inserirlo ora nel Minimalismo, ora nell’ Arte Povera, prima tra i Performers, poi tra i Concettuali, Beuys è riuscito a rivestire la sua stessa persona di arte, e l’ arte della sua persona. Questo significa molto di più della mai sopita idea di unità tra l’ arte e la vita. Beuys, ponendo se stesso all’ interno dell’ opera d’ arte, intende sottolineare il potere antropologico di tutta l’ arte. Il bisogno di parlare, di comunicare, di esprimersi con qualsiasi mezzo, ha trovato piena risposta nel lavoro dell’ intera sua vita. “Everyone is an artist as long as they act in a conscious way and with conviction, then everyone has the potential to create and potentially change society” (J. Beuys). Essere un artista significava per Beuys condurre un’ esistenza insieme ad altri, ricercando in un rapporto di fraterna collaborazione quella “elementare e profonda comprensione per ciò che avviene sulla terra”, perché ciò che avviene nel nostro mondo, avviene anche dentro di noi. Beuys realizza le sue prime sculture a cavallo degli anni cinquanta: soggetti spesso accomunati dal tema religioso, da motivi di animali, piante e figure umane. Già in queste opere emerge l’ originalità dell’ Artista e la profondità e oscurità degli stimoli che lo spingono a esprimersi attraverso la plasticità della materia. Questi anni sono fondamentali per l' ininterrotta ricerca espressiva di Beuys, che continua ad assorbire gli insegnamenti della storia sia culturale che artistica e scientifica dell’ uomo, reinterpretando gli eventi secondo la sua personale lettura critica. A partire dal 1962 Beuys stringe un profondo legame con il movimento Fluxus, che gli permette di lavorare di fronte a un pubblico più vasto, e nello stesso tempo di entrare in contatto con artisti che intendevano rompere il confine tra vita e arte, alla luce di una comunicazione interdisciplinare. Beuys fu un sostenitore della democrazia di base e un membro fondatore del Partito Verde tedesco nel 1980; dagli anni '70 in poi, Beuys usò le sue "azioni" per diffondere le sue convinzioni politiche e ambientali: “Each one of us has a creative potential which is hidden by competitiveness and success aggression. Environmental pollution advances parallel with the pollution of the world within us. Hope is denounced as utopian or illusory and discarded hope breeds violence. It is no longer regarded as romantic, but exceedingly realistic to fight for every tree, every plot of undeveloped land, every stream as yet unpoisoned, every old town centre and against every thoughtless reconstruction scheme.” (J. Beuys).