#LOREM IPSUM#
Una passione tramandata di generazione in generazione.
Fotografia originale d' epoca, scatto vintage del 1989 ca. con stampa ai sali d' argento. Dimensioni 23,7 cm x 17,5 cm. Ottimo stato di conservazione.
Bella ed intensa fotografia del grande artista e geniale esponente dell' arte povera, la didascalia al retro indica che la foto è stata scattata per il film di Thierry Bènizeau dedicato al maestro. Mario Merz (Milano, 1925 – ivi, 2003), uno dei principali esponenti dell’ Arte Povera, si inserisce nella scia di artisti italiani suoi contemporanei, attivi tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, che contribuiscono al diffondersi di nuove tendenze e sperimentazioni nell’ arte, iniziando dalla classica opera dipinta su tela per poi giungere alle installazioni negli anni Sessanta, apparentemente semplici ma recanti in realtà un profondo messaggio filosofico sull’ esistenza dell’ individuo e sul suo posto nello spazio..
Nel caso di Merz, gli elementi a cui l’ Artista affida il proprio messaggio artistico sono i tubi di neon, riutilizzando quindi un materiale nato per un uso diverso per esprimere energia vitale; le installazioni a forma di igloo, che rimandano ad archetipi antichi e che egli utilizza come modo per indagare il rapporto tra l’opera d’arte e lo spazio intorno a questa; infine la serie numerica di Fibonacci, che essendo progressiva suggerisce un ragionamento sulla crescita dell’individuo.