#LOREM IPSUM#
Una passione tramandata di generazione in generazione.
Locandina pubblicitaria originale realizzata in litografia su disegno di Sépo intorno al 1920 ca. per essere esposta nelle farmacie, dimensioni: 30 cm x 27 cm. Il prodotto qui pubblicizzato è l'a lcool alla menta Ricqles, un prodotto che era largamente utilizzao per alleviare la nausea, l' affaticamento o facilitare la digestione. Ottimo stato di conservazione.
Severo Pozzati (in arte Sepo) (Comacchio, 1895 – Bologna, 1983) è stato uno dei più importanti cartellonisti pubblicitari della prima metà del Novecento. Attivo sia in Francia che in Italia, in particolare è stato uno degli artisti che ha determinato il passaggio dalla funzione tendenzialmente decorativa del manifesto, tipica del caposcuola Cappiello, a quella più attenta alla comunicazione. Ha inoltre contribuito a fissare i moduli caratteristici del cartellone pubblicitario Art Déco. I primi manifesti risentono palesemente dell’ influenza di Leonetto Cappiello, che all’ epoca era il punto di riferimento per molti cartellonisti: colori piatti, grafica essenziale, punto prospettico dal basso verso l’ alto. Tuttavia è sempre in questi anni che lo stesso Cappiello, per tenere il passo coi tempi, inizia a lasciarsi influenzare dalle nuove avanguardie nel campo della grafica e più in generale dell’ arte. E tra i primi in ambito pubblicitario a proporre le innovazioni delle più recenti correnti artistiche, in particolare il cubismo , c'è proprio Sepo, assieme al grafico Cassandre. Giunto a Parigi in cerca di fortuna nel campo della pittura o della scultura, Pozzati si ritrova una celebrità nel campo della réclame. Frequenta i più importanti artisti e intellettuali che all’epoca risiedevano a Parigi: Pablo Picasso, Georges Braque, Suzanne Valadon, Jean Cocteau, e altri esponenti dell’avanguardia internazionale. Ma soprattutto mantiene stretti legami con Filippo de Pisis e il gruppo de Les Italiens de Paris. Nel 1959 viene incaricato di istituire una Scuola d’ Arte Pubblicitaria. Tuttavia, da un lato a causa di una certa difficoltà nell' inserirsi in un ambiente da lui ritenuto estraneo, dall’ altro per la volontà di ritornare ad occuparsi finalmente di pittura, Pozzati preferisce lasciare definitivamente il mondo della pubblicità, a tutti i livelli.