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Una passione tramandata di generazione in generazione.



NewCondition 280.00
In Stock

Linoleografia originale con particolari estroflessi su carta pesante eseguita nel 1962. Dimensioni: 25 cm x 24 cm. Firma dell’ Artista a matita in basso a destra ed indicazione di Prova d’ Artista (PdA). Ottimo stato di conservazione in chiara e fresca inchiostratura.

Luigi Spacal, triestino di nascita, fu un importante esponente della comunità slovena in Italia. Durante la guerra fu più volte mandato al confino con l’ accusa di antifascismo, proprio in Basilicata scoprì la sua vocazione artistica. Sul finire del 1932, probabilmente grazie all’amnistia concessa per il decennale della marcia su Roma, poté lasciare la Basilicata. Trasferitosi a Milano, L’ambiente milanese fu decisivo per la formazione del suo gusto artistico, vicinanza alle fronde anti-novecentiste milanesi lo condusse verso contatti inequivocabili, nella sensibilità cromatica e nell’ attenzione ai valori di superficie, con l’ambiente di Corrente, tra Renato Birolli, Renato Guttuso e Aligi Sassu. I dipinti di Spacal sono tuttavia permeati di elementi stranianti e atmosfere magiche che temperano gli aspetti più propriamente espressionisti della sua pittura. D’altra parte, in dialogo con la pittura, Spacal coltivò un’intensa attività grafica in cui, pur in una generale tendenza al realismo magico, emerse il suo interesse per le sperimentazioni degli astrattisti milanesi. Nel dopoguerra, Spacal interpretò un significativo ruolo di raccordo nei non facili rapporti tra Italia e Jugoslavia. Lo stesso artista teneva infatti a sottolineare «come nell’arte di un triestino si formi un ponte tra due civiltà, tra due culture, quella occidentale e quella orientale, tra mondo slavo, nel quale è fuso un sentimento a carattere orientale con un’educazione alla forma occidentale, italiana […]».

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