#LOREM IPSUM#
Una passione tramandata di generazione in generazione.
Serigrafia eseguita fra il 1976 ed il 1977. Dimensioni 50 cm x 50 cm. Firma a matita dell’ Artista nell’ angolo inferiore destro e numerazione in quello sinistro 77/100. Esemplare dalla fresca e chiara inchiostratura in ottimo stato di conservazione.
Ennio Finzi è stato uno dei più interessanti astrattisti italiani. Esordisce nel 1947 alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia dove nel 1956 e nel 1958 realizza due importanti mostre personali introdotte in catalogo da Toni Toniato e Umbro Apollonio. Nel 1957 espone alla Galleria Schneider di Roma (presentato da Virgilio Guidi) e alla Numero di Firenze, mentre nel 1958 all'Apollinaire di Milano (con testo critico di Giuseppe Marchiori) presenta le ultime ricerche sul tema dei "ritmi luce-vibrazione" che interessano Lucio Fontana. Sempre negli anni Cinquanta espone in mostre collettive sullo Spazialismo alla Galleria del Cavallino di Carlo Cardazzo. Partecipa su invito alla Quadriennale del 1959 e nuovamente all'edizione del 2000. Nel 1986 partecipa anche alla Biennale Internazionale d'Arte di Venezia. Considerato tra i precursori italiani nel campo del cinetismo e dell'arte programmata, a partire dagli anni Cinquanta sviluppa la sua ricerca all'interno della pura visualità. La rigorosa strutturazione del suo linguaggio pittorico, sviluppatasi nel corso degli anni Sessanta e Settanta, è stata teoricamente sostenuta da Umbro Apollonio e Carlo Belloli. Elabora poi una ricerca basata nuovamente sul colore, contribuendo alla definizione di una nuova linea di astrazione che persiste dagli anni Ottanta fino a oggi. Ha inoltre realizzato lavori su carta, progetti sulla visualità strutturata e lavori a pastello con collage su cartone a partire dagli anni Cinquanta.